Il corso “Violenza di genere e relazione d’aiuto” è una formazione sulla relazione d’aiuto con persone vittime di violenza. Il corso fornisce competenze necessarie all’individuazione della violenza nella relazione d’intimità e all’analisi dettagliata del fenomeno, con particolare attenzione alle dinamiche psicologiche e comportamentali agite nella relazione. La formazione permette di acquisire strumenti indispensabili al sostegno e all’uscita dalla spirale della violenza, sia per chi la subisce sia per chi la agisce.
Venere 50 è tra i soggetti organizzatori di questa formazione e ogni mese vi propone un’intervista per presentarvi le docenti e i docenti del corso.
Oggi parliamo con Cinzia Marostegan (pedagogista e supervisor counselor. Svolgo attività di formazione/supervisione educativo-pedagogica con insegnanti, educatori e genitori; inoltre, lavoro come counselor in ambito educativo-relazionale)
Come mai hai deciso di iscriverti al Corso “Violenza di genere e relazione d’aiuto”?
Ho seguito una forte esigenza che sentivo da un po’ di tempo di saperne di più sulla violenza di genere; lo percepivo come un tema sempre più emergente e mi accorgevo di non avere strumenti sufficienti per poterlo affrontare.
Secondo te qual è la cosa più importante che hai appreso al corso?
Ho consapevolizzato che la violenza di genere non è rappresentabile solamente o esclusivamente dall’episodio di grave violenza che può culminare con un femminicidio. Ho potuto imparare a riconoscerla nelle tante esperienze relazionali che incontro nella mia vita professione (e non solo) tutti i giorni.
Dopo avere frequentato il corso è cambiata l’idea che hai del fenomeno della violenza di genere rispetto a quella che avevi prima?
Certamente. Ho potuto capire come sia difficile nominare la violenza, come sia difficile individuarla dietro a tanti atteggiamenti relazionali che siamo abituati a catalogare come “un po’ aggressivi”. Mi sono resa conto come sia fondamentale non solo riconoscere la violenza, ma anche imparare a chiamarla per nome.
Indica un’azione concreta che secondo te ognuna/o di noi può fare nel quotidiano per contrastare la violenza di genere.
Penso che sia importante che ciascuno di noi si chieda che rapporto ha con la violenza e quali sono le forme di violenza personali che porta con sé. Mi sembrerebbe già un buon inizio impegnarsi per riconoscere, nominare e trasformare quelle.