Il 6 gennaio 2019, il giorno dell’epifania nasce Venere50.
La scelta di nascere in un giorno a grande valenza simbolica come quello del giorno della “Befana” non è chiaramente casuale.
L’origine della Befana è risalente al X-VI secolo a.C., si pensa da un insieme di riti propiziatori pagani, legati all’agricoltura come la chiusura e la celebrazione del raccolto dell’anno trascorso e ormai pronto per rinascere come anno nuovo. La figura della Befana poi, per via del suo aspetto è da sempre stata associata a quello della strega.
Decidiamo di iniziare da lì.
Diamo collettivamente voce nel chiudere consapevolmente un periodo della vita del femminile; la cosìddetta “prima parte”, per rinascere attraverso l’osservazione da una prospettiva psicologica-femminile, fatta di analisi socio culturali, riflessioni, narrazioni, dialoghi e soprattutto relazioni sulla seconda metà della vita delle donne.
Da subito pubblichiamo un articolo scritto a più mani, così intitolato: “Tremate, tremate: le streghe non se sono mai andate!” che vuole essere un modo, se volete anche informale, ma non ironico, di presentarci nel nostro intento di rinascita culturale sul femminile.
L’articolo così prosegue….”Una parte solitaria, ribelle, intollerante e potente, alberga in ogni anima femminile. Su tali qualità intuite e temute si sono costruite le persecuzioni e le condanne che nei secoli hanno sterminato queste donne, per lasciare spazio esclusivamente agli aspetti docili e materni del femminile. Ma della strega qualcosa rimane, come dicevamo, qualcosa dell’antico coraggio e della passione per la conoscenza, del desiderio di autonomia, del saper comunicare con le creature della natura, animali, piante, stagioni. La strega è un archetipo che raccoglie in sé molti aspetti del femminile rimosso dalla cultura patriarcale: il femminile aggressivo, intransigente e non controllabile, ……. fino ad arrivare alle streghe che conosciamo, sulle quali sono state proiettate le paure e le ombre dell’inconscio collettivo”.
Eccoci, già ad un anno di distanza, da quella iniziale voce collettiva se ne sono aggiunte tante altre, di donne e uomini che ci hanno aiutato a comprendere la difficoltà, ma anche le possibilità di rinascita.
La parola ‘sorellanza’ è risuonata spesso in questi 365 giorni. Sorellanza, intesa come volontà di partecipare al cambiamento culturale per contribuire (donne e uomini) al diritto delle donne alla libertà di vivere senza oppressione.
E’ stato un anno intenso, ricco e nutrito. Abbiamo incontrato, conosciuto e creato relazioni con tantissime donne. Donne resilienti, coraggiose, creative, a volte ferite ma capaci di rialzarsi, disposte a mettersi in gioco, a narrare le loro storie e le loro esperienze, a metterci la faccia, le parole e i pensieri. Abbiamo incontrato e collaborato anche con tanti Uomini con nostri stessi intenti. Uomini preziosi.
Abbiamo creato relazioni e collaborazioni, come quella con il gruppo di Cannibali e re, il collettivo Sentieri Sterrati e il gruppo di giornaliste Gi.U.Li.A, che ci hanno raccontato storie di donne di ieri, oggi e domani.
Abbiamo passato pomeriggi ad incontrarci e parlarci e trascorso un’intera, intensa e indimenticabile giornata in compagnia di Ndileka Mandela. Abbiamo raccolto testimonianze, confessioni, rivendicazioni e progettie li abbiamo condivisi ogni giorno con voi.
E’ passato un anno e siamo nuovamente pronte a rinascere al nuovo. Abbiamo tanti progetti, uno in particolare: un grande evento sulla sessualità, previsto a Modena in autunno 2020. Vi chiederemo una partecipazione attiva attraverso un questionario, per noi molto importante per dare voce anche alle vostre esperienze.
Grazie a chi ci ha donato la propria testimonianza e a chi l’ha raccolta: Venere 50 continuerà a raccontarvi nuove storie, proporvi nuove voci ed esperienze e coinvolgervi in nuove iniziative!
Daniela Grenzi, Giovanna Rossi e Paola Vigarani