Non sappiamo se la pratica di lasciare un bene “in sospeso” da destinare a chi non se lo può permettere, sia un’invenzione italiana, anzi, napoletana. Ma nel tempo questa non ha riguardato più solo una semplice tazzina di caffè, ma si è estesa ad altri settori merceologici, finanche al mondo delle assicurazioni, come dimostra questa recente iniziativa del gruppo AXA
Il tema dell’empowerment femminile e della riduzione del gender gap è sempre più presente nel settore privato, come viene riassunto in questo articolo pubblicato lo scorso novembre su Io Donna. Molte compagnie e aziende stanno cominciando ad adottare nuove policies e iniziative che mirano a tutelare di più e meglio le donne nei luoghi di lavoro.
AXA ha lanciato in questi giorni l’iniziativa Protezione Sospesa, con lo scopo di raccogliere denaro che possa coprire le spese assicurative per una polizza di assistenza sanitaria per donne in difficoltà e che non potrebbero permettersi questo genere di spesa. Chi stipula un’assicurazione può dunque decidere di destinare un bonus per questa iniziativa. La somma che il cliente sceglie di donare, sarà la stessa che anche AXA metterà a disposizione di questo progetto.
E’ un segnale interessante, per quanto qualcuno potrebbe sospettare che questi colossi finanziari si limitino ad un’azione di ”pink washing”, che permette loro di farsi pubblicità e stipulare nuovi contratti utilizzando il tema dell’empowerment femminile come volano per fare affari. Ma a noi, per il momento, piace pensare che sia invece un nuovo segnale di come ci si stia sempre più rendendo conto che il gender gap all’interno delle aziende, nelle grandi compagnie, ma in generale, nei luoghi di lavoro, rappresenti un danno economico ed un. freno allo sviluppo che oggi nessuno si può più permettere.