Primo maggio, tra presente e passato: è questo il senso dell’iniziativa patrocinata dall’associazione Giulia per celebrare la giornata dei lavoratori, concentrando l’attenzione sul tema del rapporto tra le donne, il lavoro e i diritti.
«Pensata come omaggio alle lotte delle donne per i diritti del lavoro, nel giorno che dal 1888 riunisce e celebra in Italia le lotte operaie e sindacali, l’iniziativa – spiegano le organizzatrici – vuole fare il punto ed informare sull’oggi del lavoro femminile, anche di fronte ai condizionamenti imposti dalla pandemia che, come dimostrano i dati Istat, pesano soprattutto sulle donne, abbracciando un percorso storico che risale il Novecento seguendo tappe fondamentali quali l’accesso a tutte le professioni, la conciliazione dei tempi di vita con i tempi di lavoro, la parità salariale in fabbrica e nelle campagne, le leggi di tutela della maternità, il contrasto allo sfruttamento del lavoro minorile, il lavoro di cura».
La serata, patrocinata anche dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, avrà come suo culmine la proiezione speciale e gratuita di La storia vergognosa il docufilm realizzato da Nella Condorelli che, raccontando la Grande Emigrazione italiana nel continente americano tra il 1880 ed il 1925, ricostruisce con l’aiuto di eccezionali materiali d’archivio, le ragioni che condussero ad emigrare per il lavoro milioni di italiani ed italiane, del nord e del sud, le terribili condizioni di sfruttamento nelle campagne e nelle fabbriche, le rivendicazioni per i diritti su una riva e sull’altra e la partecipazione delle donne, spesso in prima linea.
Dallo sciopero della Boje, Rovigo 1882, con le foto originali delle contadine che lo animarono lungo tutte le terre del Po’ agli scioperi del movimento dei Fasci Siciliani dei Lavoratori, con le donne alla testa dei cortei che nella Sicilia del 1893 diedero filo da torcere al sistema feudale isolano approvando anche i Patti Agrari ( primo contratto sindacale scritto italiano). Dallo “sciopero delle scope” delle nostre immigrate a Buenos Aires, 1898, contro il basso salario ed il caro-affitti, al grande sciopero tessile “vogliamo il pane e le rose”, Lawrence Massachusetts 1911, con la partecipazione di migliaia di donne e bambini immigrati, principale forza lavoro delle fatiscenti fabbriche americane, sino alle manifestazioni internazionali per Sacco e Vanzetti che coniugavano il tema della libertà per i due anarchici ingiustamente accusati a quelli per i diritti del lavoro, con le immagini impressionanti dei comizi gestiti da donne davanti a migliaia di uomini.
La proiezione sarà introdotta da Roberta Lisi, responsabile GiULiA-giornaliste Lazio, che coordinerà anche la discussione con le ospiti Donata Gottardi e Titti Di Salvo.
La prenotazione per assistere alla serata e alla proiezione si può fare accedendo a questo link