Mentre la prima edizione dello studio ITALY´S BEST EMPLOYERS FOR WOMEN 2021 condotto dall’Istituto Tedesco Qualità ITQF ha premiato, tra le 2000 aziende prese in esame, Aeroporti Puglia e l’agenzia di viaggio Robintour, come realtà particolarmente attente alle pari opportunità lavorative, il Global Gender Gap Report 2020 redatto dal Word Economic Forum ci richiama bruscamente ad una realtà molto meno rosea.
Secondo questo report, ci vorrà infatti poco meno di un secolo perché sia raggiunta la parità di genere in ambito lavorativo. Un dato disarmante che indica quanto il gap sia una profondissima voragine e che la possibilità di colmarlo appaia quasi un’impresa impossibile.
Ma del resto non è la prima volta che ne parliamo su questo sito, ben consapevoli che finché non ci sarà piena rappresentata ai vertici delle aziende, delle società e degli organi di rappresentanza politica e delle istituzioni. Finché, per capirci, non saranno le donne a decidere per le donne, qualsiasi ipotesi di parità di genere rimarrà una chimera.
E non basta certo uno strumento come la legge 120/2011 Golfo-Mosca sulla parità di accesso agli organi delle società quotate, a cambiare lo stato delle cose, perché molte sono le realtà imprenditoriali che sfuggono o che non devono rispondere a questa legge.
Adeguati strumenti di welfare, capacità (soprattutto da parte degli uomini) di svolgere un’adeguata attività di mentorship e sponsorship nei confronti delle donne e ancora un ulteriore impegno sul fronte della formazione e sullo sviluppo di competenze digitali, sono le strade che devono essere obbligatoriamente percorse per creare una concreta soluzione di continuità