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Rossana Merighi, professional beauty trainer e ideatrice del metodo lifting consapevole, intervista il dott. Massimiliano Fugaro  (cosmetologo, direttore Tecnico di FT Cosmetics, co-creatore del Brand Dolomitika e formulatore della linea Jatropha).

E’ la prima di due interviste dedicate a questo argomento ospitate  da Venere50. Nella prossima, in programma a luglio, il dott. Fugaro darà alcuni consigli su come prendersi cura della propria pelle durante la menopausa.

 

Dott. Fugaro, data la sua esperienza in quanto cosmetologo, può spiegare alle nostre lettrici in che modo cambia la nostra pelle dopo la menopausa?

 

La menopausa è un momento molto particolare e a volte difficile nella vita di una donna in cui, oltre a manifestarsi classici sintomi come vampate di calore, aumento della sudorazione notturna e aumento di peso, occorre fare i conti con altri sintomi che definisco secondari, ma non meno spiacevoli.
Uno di questi è sicuramente la pelle secca che colpisce le donne sia sul corpo che sul viso.

 

La pelle secca è probabilmente uno dei fenomeni che quasi tutte le donne in menopausa accusano: può spiegarne le cause?

 

La problematica della pelle secca sul viso, oltre ad essere fastidiosa, molto spesso diventa un problema di tipo estetico che crea imbarazzo e difficoltà nei rapporti sociali.
Il viso è una delle parti maggiormente aggredite dagli agenti esterni, in quanto caldo, freddo e raggi UV influenzano il benessere della pelle e anche in ambienti chiusi spesso l’aria non ha il corretto grado di umidità e questo, insieme alla naturale perdita fisiologica di liquidi che avviene con l’avanzare dell’età, va ad impoverire ulteriormente l’idratazione epidermica.
Dobbiamo anche tener conto che, con il passare degli anni, le cellule epiteliali della pelle delle donne perdono la loro struttura a livello della membrana cellulare, diventando più aggredibili dagli agenti esterni; a tutto questo poi si aggiungono i cambiamenti ormonali che facilitano l’insorgenza della pelle secca.

 

In che modo i cambiamenti ormonali influenzano la perdita di idratazione cutanea?

 

Con la menopausa si interrompe la produzione di follicoli ovarici e di conseguenza cala drasticamente la secrezione di estrogeni.
Questi ormoni, oltre a garantire lo sviluppo delle caratteristiche sessuali femminili, aumentano la produzione epatica di proteine, mantengono l’equilibrio dei fluidi corporei, regolando l’assorbimento di sali e la ritenzione idrica, promuovono la coagulazione e favoriscono il mantenimento di un profilo lipidico adeguato, aumentando il colesterolo “buono” (HDL) e riducendo quello “cattivo” (LDL). Il loro calo comporta una notevole riduzione della produzione di sebo (concausa della secchezza). È stato dimostrato inoltre che la riduzione estrogenica aumenta lo stress ossidativo nel corpo a causa della concentrazione e della struttura chimica degli estrogeni.
Infatti, ad alte concentrazioni, gli estrogeni svolgono un effetto antiossidante benefico poiché inibiscono una delle basi che costituiscono il DNA.

 

Anche l’aspetto dell’ossidazione è una conseguenza non trascurabile della riduzione estrogenica

 

A basse concentrazioni, l’ormone ha effetti pro-ossidativi. Lo stress ossidativo gioca un ruolo cruciale nel processo di invecchiamento e concorre alla produzione di radicali liberi che superano le difese antiossidanti dell’organismo esercitando un’azione dannosa sulle cellule e sui tessuti del nostro organismo. I radicali liberi sono “molecole di scarto” prodotte dal normale metabolismo cellulare, che hanno la caratteristica di essere particolarmente reattive e che, se presenti in eccesso, possono diventare pericolose proprio in virtù della loro capacità ossidante, che le porta ad attaccare altre molecole dell’organismo (DNA, proteine e lipidi…), danneggiandole. Viene così accelerato il fisiologico invecchiamento cellulare.

 

Dopo la menopausa le donne, oltre alla pelle secca, accusano anche una forte perdita di elasticità e le rughe sembrano aumentare considerevolmente

 

La pelle è divisa in tre strati principali: l’epidermide, il derma e l’ipoderma.
L’epidermide è lo strato più superficiale e ha funzione di “barriera”: da un lato impedisce che acqua, microorganismi e sostanze estranee penetrino dall’esterno, dall’altro blocca la perdita di elettroliti e di acqua dall’interno del nostro corpo.

Il derma si trova subito sotto l’epidermide, ed è lo strato più vascolarizzato. All’interno del derma si trovano le fibre di elastina, che servono a mantenere la giusta elasticità della pelle, e le fibre di collagene, che donano sostegno e resistenza e hanno la funzione di donare compattezza al tessuto.

Il terzo, l’ipoderma, è quello più interno. Esso connette la pelle a muscoli e ossa, serve come isolante termico e funge da riserva energetica. L’elastina è una proteina la cui caratteristica principale è quella di conferire elasticità alla pelle; essa è in grado di allungarsi e contrarsi entro certi limiti, senza subire danni. Invece il collagene è la proteina più abbondante nel nostro corpo, è formato da 3 proteine attorcigliate l’una sull’altra che tengono la pelle distesa.

Queste proteine, nelle pelli giovani sono presenti in abbondanza e le mantengono lisce ed elastiche. Con l’avanzare dell’età il corpo produce sempre meno collagene e fattori esterni, come i raggi UV, ne compromettono l’integrità. Inoltre la pelle si assottiglia e diventa più sensibile agli stress ambientali. Diversi studi hanno dimostrato che con l’arrivo della menopausa si ha una diminuzione del 2% annuo di collagene. Allo stesso tempo anche la produzione di elastina diminuisce e quella già presente inizia a perdere le sue proprietà elastiche.

Le prime rughe che compaiono, le “rughe d’espressione”, sono legate alla contrazione dei muscoli mimici del volto. Sono rughe che, quando i livelli di elastina sono ancora elevati, si formano nell’istante in cui si mantiene una particolare espressione per poi scomparire una volta che si distende il volto. Con il passare del tempo però, complici i cambiamenti nella struttura della pelle, la diminuzione di collagene ed elastina e il rilassamento della cute, compaiono sulla pelle i segni di queste pieghe e in alcune zone si accentuano molto. La perdita di elasticità infatti fa in modo che la pelle non si “ritira” più come prima e iniziano a manifestarsi i primi segni di “cedimento” attorno agli occhi (zampe di gallina), alla linea della mascella e al collo (rughe gravitazionali).