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Per il nostro appuntamento settimanale con  Piacere mio!, Venere 50 vi vuole proporre tre brevi ritratti  dedicati alle pioniere nel campo degli studi sulla sessuologia.

 

Questa settimana vogliamo raccontarvi l’incredibile vita di Ruth Westheimer, conosciuta semplicemente come ”Dr. Ruth”.

Ma in fondo, forse, anzi sicuramente, è scorretto definire ”incredibile” l’esistenza di questa straordinaria terapista sessuale e divulgatrice, nata in Germania (col nome di Karola Ruth Siegel) nel 1928 da una una famiglia ebrea ortodossa.

Non stentiamo purtroppo  a credere che la prima parte della sua esistenza sia stata tragicamente segnata dalle persecuzioni antisemite che sconvolsero le vite di decine di milioni di persone in buona parte dell’Europa. Comprese quelle del padre e della madre di Ruth, stroncate all’interno dei campi di concentramento, durante la seconda guerra mondiale.

 

Sorprendente, forse, è come una giovanissima donna, scampata all’Olocausto, cresciuta in un orfanatrofio in Svizzera, emigrata nella  Palestina controllata dagli inglesi, ferita in combattimento da un’esplosione durante la guerra arabo-israeliana, emigrata in Francia per studiare e poi insegnare psicologia e infine sbarcata negli Stati Uniti nel 1956, sia riuscita ad imporsi come una delle voci più seguite e amate, parlando di sesso ogni domenica sera a decine di milioni di americani dai microfoni della NBC, diventando successivamente anche  una delle più apprezzate presenze televisive.

 

Sì, perché questa donna tanto piccola e minuta, quanto dotata e determinata, è stata (e continua ad essere) uno dei principali punti di riferimento per chi aveva bisogno di trovare risposte a domande che forse mai avrebbe osato chiedere. Come nel famoso film di Woody Allen, magari senza la stessa vis comica, ma con un’ineguagliabile capacità di parlare di argomenti non semplici da affrontare, facendosi ascoltare da un numero enorme di orecchie assetate di informazioni e consigli.

La sua prima storia con il sesso (praticato) è stata lei stessa a raccontarla: a diciassette anni, una notte d’amore, in un pagliaio, sotto un cielo stellato e con nessuna conoscenza di cosa fossero i metodi di contraccezione E propio di questo, una volta arrivata a New York, Ruth aveva deciso di occuparsi, lavorando prima all’interno dell’organizzazione no profit Planned Parenthood, per poi specializzarsi presso la clinica fondata dalla celebre terapista sessuale Helen Singer Kaplan. Da lì è cominciata la sua carriera  di docente che l’ha successivamente portata ad insegnare in diverse università del paese: Lehman College, Brooklyn College, Adelphi University, Columbia University e West Point.

 

Ma la vera svolta della sua vita professionale è arrivata relativamente tardi, nel 1980, quando Ruth Westheimer ha cominciato a tenere una rubrica radiofonica presso un’emittente newyorchese (la WYNY-FM). Uno spazio che le era stato offerto dopo che Betty Elam, una dirigente della radio, aveva assistito ad una sua lezione sui temi della contraccezione e delle gravidanze non desiderate. La trasmissione, intitolata Sexually Speaking, dopo tre anni era diventata uno dei programmi più seguiti della Grande Mela e presto cominciò ad essere diffuso in tutta la nazione con il nuovo titolo Dr. Ruth Show.

 

Da qui, per Ruth Westheimer si è spalancata un’irresistibile carriera di divulgatrice radio televisiva, grazie alla sua straordinaria capacità di parlare al pubblico con calore, competenza e grande senso dell’umorismo. Inutile elencare le trasmissioni e i programmi a cui partecipato, basti sapere che ne 2009, la rivista Playboy aveva inserito il suo nome al 13° posto tra le 55 personalità più importanti nel campo del sesso. Un riconoscimento che potrebbe far sorridere e del quale sicuramente Ruth Westheimer deve aver riso a sua volta, ma che ben descrive la profonda influenza che questa terapista e divulgatrice ha avuto nella cultura statunitense.

 

Ma se questo non dovesse bastare, Ruth Westheimer, si è distinta anche cone etnografa e documentarista, studiando le culture degli ebrei di Etiopia e d altre popolazioni (come i Drusi), oltre a diventare un inevitabile punto di riferimento per Israele e la comunità ebraica internazionale, anche nelle vesti di fiduciaria del Museum of Jewish Heritage di New York.

 

Una vita così intensa non poteva non lasciare segni nella cultura popolare: insieme a cameo in serie televisive (Quantum leap),  una pièce teatrale, Becoming Dr. Ruth, messa in scena a Broadway nel 2005, è arrivato poi un documentario sulla sua vita,  intitolato Ask Dr. Ruth e presentato al Sundance Festival nel 2019.

 

Per quanto concerne la vita privata, come Virginia Johnson, di cui ci siamo occupati la scorsa settimana , anche ruth Westheimer, si è sposata tre volte e come Virginia Johnson, ha trovato nel suo terzo marito, Manfred ‘Fred’ Westheimer (anche lui sfuggito alla furia nazista), la sua vera e definitiva anima gemella.

 

Oggi, Ruth Westheimer è una vitale donna di 92 anni, ancora perfettamente in grado di svolgere il suo ruolo in un mondo che lei stessa ha contribuito a cambiare con la sua instancabile attività di studiosa, terapista, divulgatrice e più semplicemente, di essere umano al fianco dei suoi simili, per donare loro il conforto della conoscenza e il calore della comprensione e della solidarietà: lunga vita Dr, Ruth!