Vanity Fair ha intervistato la londinese Geneviève LeJeune, che nel 2013 ha creato la community, che con una prima serata, è approdata anche in Italia
”Non per forza lesbiche o bisessuali. Per entrare a fare parte dello Skirt Club basta sentirsi «bi-curiose», desiderose di esplorare la propria sessualità e di avviare conversazioni con altre donne. Sono 18 mila, nel mondo, quelle che sono entrate a fare parte di questa community, un network che organizza eventi che attirano molta attenzione: dai cocktail («Mini Skirt») alle feste («Skirt Club Signature»), dove le partecipanti, lontane dagli sguardi indiscreti degli uomini, possono trascorrere, in uno spazio sicuro, una notte di sperimentazione consensuale, senza conseguenze, senza domande.” continua a leggere