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Mercoledì 13 ottobre, si è tenuto l’evento “Women & Health: Family planning and Resilience“, per la presentazione di  Reset Plus, un progetto sostenuto dall’Unione Europea, che ha messo al centro donne e giovani, salute sessuale e pianificazione familiare in Etiopia. Dal 2018, un’alleanza composta da Amref Health Africa, CARE , Save the Children, We-Action, sta operando su questi temi in tre Regioni dell’Etiopia: Amara, Oromia, la Regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud.

Qualcosa sta cambiando in un pezzo di Etiopia, in ambito di protagonismo e diritti delle donne. E questo cambiamento passa anche per il parlare liberamente di salute sessuale, di pianificazione familiare. Ancora troppo stridore creano le parole di questo marito che ad Amref racconta “Come potete vedere le donne sono sedute qui insieme a noi. Questo è un risultato dei gruppi di dialogo. Prima alle donne non era permesso di parlare di fronte agli uomini, e gli uomini non erano interessati ad assumere un ruolo attivo nelle mansioni domestiche.” O queste altre parole di un leader religioso “Passavamo la maggior parte del tempo a tentare di sanare i conflitti tra marito e moglie, piuttosto che adempiere alle nostre responsabilità religiose. Grazie ad Allah i conflitti sono diminuiti“.

Sono solo alcune delle testimonianze raccolte dal progetto Reset Plus in Etiopia. Un progetto che ha posto al centro donne e giovani, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo della donna all’interno della società, anche attraverso il coinvolgimento diretto di uomini e leader politici e religiosi. I temi riguardano la salute sessuale, la pianificazione familiare, che passano per le radio più ascoltate, per gli eserciti della salute, per le cliniche e ovunque ci sia un capannello di donne. Tempestare ogni luogo delle tre Regioni Etiopi coinvolte di un’idea nuova di donna. Ed è così che in questi anni è fiorita l’autostima ed un nuovo ruolo della donna all’interno dei nuclei familiari.

L’Etiopia è uno dei Paesi con l’indice di sviluppo umano più basso e una delle popolazioni maggiori dell’Africa. La popolazione totale è di circa 112 milioni, di cui l’85% è giovane e vive in zone rurali. L’elevato tasso di crescita della popolazione si traduce in 3 milioni di bambini in più ogni anno: una crescita demografica di questo calibro mette a dura prova sia le comunità sia il governo nel rispondere ai più basici bisogni del settore sociale. 8.5 milioni di persone necessitano di assistenza alimentare e le aree rurali sono interessate da siccità ricorrenti, alluvioni, conflitti interni, epidemie, insicurezza alimentare e accesso limitato a servizi sanitari.

Inoltre, le ultime stime disponibili mostrano che, tra le donne di 20-24 anni, il 40% è stato forzato a sposarsi prima dei 18 anni, mentre il 14% prima dei 15. Matrimoni precoci, gravidanze indesiderate o non pianificate, precarie condizioni nutrizionali e di salute delle donne hanno, purtroppo, un connessione diretta con la crescita smisurata della popolazione, che porta ad uno stato cronico di vulnerabilità.

Wag Himra, un’operatrice sanitaria riferisce: “Le donne hanno iniziato ad andare presso i centri sanitari senza doversi consultare con i mariti. Prima questo tema era fonte di conflitto familiare. Non ci era permesso di parlare di pianificazione familiare durante le nostre visite porta a porta. I mariti ci attaccavano fisicamente ed emotivamente, ma ora parliamo liberamente di questi temi, non solo con le donne ma anche con gli uomini. Questo è un grande ed inaspettato cambiamento, non solo per me, ma per l’Etiopia. I matrimoni precoci e la poligamia qui sono diminuiti, e spero che la mutilazione genitale venga eliminata presto”.