Si fa ma non si spiega, il sesso ovviamente. Rimbalza da giorni sulla stampa il caso di
Fanni Guidolin, enterostomista specialista nella riabilitazione del pavimento pelvico dei pazienti stomizzati, richiamata dalla Azienda locale per cui lavora, a causa dei video pubblicati su Instagram con il nickname “Fanni greenlover”.
Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl 2 di Treviso pare non abbia gradito l’attività di consulenza sessuale che Fanni Guidolin, peraltro diplomata presso la scuola AISP (Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata), svolge gratuitamente sul noto social network. Secondo il dirigente ”nessuno dice che non si possano fare video su questo tema, ma un conto è far corsi per spiegare a parole, un conto sono video in cui vengono mimate pose di pratiche sessuali. Fare un corso di sessuologia è altro rispetto a questo. Si fa un po’ fatica a concepire una cosa di questo tipo”.
”Niente sesso, siamo veneti” verrebbe da dire, di fronte alla dichiarazioni del dirigente che mostrano quanto lavoro ci sia ancora da fare sul fronte dell’informazione e dell’educazione sessuale nel nostro paese. Ma dopo alcuni giorni di silenzio, è stata la stessa dottoressa, con il permesso dell’ente, a fare chiarezza con un comunicato stampa che volentieri riportiamo. Buona lettura e se lo desiderate, buona visione!
Stante il proliferare di articoli giornalistici che riportano affermazioni inesatte circa la vicenda dei miei post in Instagram, preavvertita la mia azienda, ho ritenuto di inviare queste schematiche note.
1) E’ falso che nei miei video si mimi l’atto sessuale. L’affermazione, attribuita da un giornalista al direttore generale dell’Ulss 2, mi si permetta di dubitare di tale paternità, denota che chi l’ha resa parla senza aver avuto nemmeno la decenza di visionare i video. Rilevo che in un articolo precedente al direttore generale si è attribuita la dichiarazione che i video non sono volgari, il che pare in contraddizione con la successiva affermazione;
2) I miei video non parlano di sesso, inteso come atto sessuale, ma di sessualità cioè, secondo la definizione del vocabolario, del complesso dei fenomeni psicologici e comportamentali relativi al sesso;
3) L’argomento è trattato con forma leggera ma documentata. Sui contenuti credo nessuno possa aver nulla da dire, posto che mi limito a riportare cognizioni comunemente accettate. L’intento è di avvicinare all’argomento sessualità chi altrimenti ne resterebbe fuori o peggio, come accade per molti giovani, confonde la sessualità con il sesso porno. Molti dei miei post rispondono alla problematica di ragazze con le quali il loro compagno si rapporta come fosse su you-porn. I ragazzi sono bombardati da messaggi sessuali sbagliati;
4) Non è mia intenzione fare né la sessuologa né la psicologa (rispondo con ciò sempre a dichiarazioni attribuite al direttore generale) e per il tipo di contenuto dei miei post non occorre esserlo; non si tratta infatti di consulenze o terapie. Ho comunque competenze sull’argomento, avendo conseguito il diploma di consulente sessuale presso l’AISPA;
5) L’idea di questi video è nata dopo che mi sono occupata per la mia professione di assistere persone con problemi sessuali correlati alle demolizioni chirurgiche del pavimento pelvico. Partendo da qui mi sono resa conto che vi è una esigenza inespressa di parlare di sessualità. Ma anche per una mia esperienza personale negativa e traumatica, dalla quale ho tratto la convinzione che l’ignoranza sulla sessualità possa portare anche a comportamenti sbagliati e, talvolta, violenti. Nonché dalla constatazione che molti faticano ad avvicinarsi ai problemi della sessualità per i canali ufficiali. I video non vogliono sostituirsi ad essi quanto piuttosto avvicinare le persone a tali canali. Se tramite i miei video qualcuno che ne ha bisogno si rivolgerà ad un sessuologo o ad uno psicologa avrò ottenuto uno dei risultati che mi sono prefissa;
6) Sono emotivamente e moralmente colpita dal clamore suscitato dalla vicenda e dalle inesatte affermazioni che danno di me un’immagine non corrispondente alla realtà.