La rivista Forbes ha recentemente dedicato un lungo articolo alla nuova generazione di imprenditrici nel settore del ‘sextech’, un mercato che oggi vale oltre 37 miliardi di dollari.
E’ un’industria in crescita e in continua espansione, ma è soprattutto lo specchio di un importante cambio di paradigma per le donne che pensano al piacere sessuale come un’occasione per migliorare e monitorare la propria salute, offrendo strumenti per sviluppare una maggior consapevolezza dei propri corpi, dei bisogni e dell’importanza di essere messe in condizione di soddisfare i propri desideri.
L’educazione alla salute sessuale passa attraverso la progettazione di dispositivi che vanno ben oltre i tradizionali sex toys, come testimonia la Lioness, l’impresa fondata da Anna Lee, che tra le altre cose produce vibratori ad altissima tecnologia in grado di fornire a chi li utilizza importanti dati di biofeedback. Forbes cita poi il caso di Queen, un’azienda creata dalla allora ventiduenne Caroline Spiegel, che produce file audio porno, gratuiti, rivolti a persone di ogni genere e orientamento sessuale. L’idea era nata dalla propria esperienza personale, un calo del desiderio sessuale provocato da un disordine alimentare.
O ancora troviamo MakeLoveNotPorn, la prima piattaforma al mondo di condivisione di video generata dagli utenti per promuovere il consenso, la comunicazione, i buoni valori sessuali e il buon comportamento sessuale. Dietro questa iniziativa c’è Cindy Gallop, la cui missione è porre fine alla cultura dello stupro: “Volevo mostrare a tutti quanto sia meraviglioso il sesso consensuale e comunicativo nel mondo reale, modellare i buoni valori sessuali e il buon comportamento sessuale e come tutto ciò possa diventare un’aspirazione rispetto a ciò che si vede altrove nella cultura popolare e nel porno “.
Una missione che il collettivo Venere 50 condivide e continuerà a promuovere con nuove iniziative nei prossimi mesi, nella convinzione che il piacere sessuale è importante e vitale quanto mangiare, bere e respirare.