di Daniela Grenzi
In questa rubrica parleremo soprattutto di fantasmi!
Cosa significa? Significa che parleremo di sesso, amore, affettività e relazioni a partire da un concetto psicanalitico fondamentale che può essere riassunto nell’idea che alla base di ogni nostra interazione è presente un fantasma, un’immagine.
In termini assai radicali Jung disse che “l’immagine è psiche” e che “ogni accadimento psichico è un’immagine e un immaginare”.
Hillman invece scrisse che l’intero sviluppo dell’individuo è costellato da immagini che affiorano dall’inconscio e che danno forma al percorso esistenziale del singolo.
E ancora, proprio per la capacità che hanno le immagini di plasmare l’identità, diverse scuole collocano la funzione immaginativa al centro del processo terapeutico. Come Perls o Shorr, interpreti geniali del potenziale plasmante della funzione immaginativa, nei cui modelli di psicoterapia l’immaginazione impasta il dialogo e la seduta diventa un’interazione rapida, dinamica e incessante con le immagini, ad es.: “immagina di essere l’altro: cosa fai?”; “immagina che la tua mano destra parli alla sinistra: cosa dice?”.
Ma data questa premessa, come inseriamo il discorso delle immagini, dei fantasmi, nel nostro dialogare di sesso, amore, affettività e relazioni?
Il link sta nel riconoscere che se nel mundus immaginalis giace l’essenza della psiche e ogni accadimento psichico è un immaginare; allora, implicitamente, anche al fondo della turbolenza psichica ritroveremo sempre un’immagine.
Turbolenza, perché sesso, amore, affettività e relazioni non sono mai qualcosa di semplice e scontato e questo è anche il loro bello.
Considereremo le immagini come paharmacon: veleno e medicina ad un tempo. Veleno, in quanto condensano in una rappresentazione la turbolenza psichica; medicina perché, trasformando l’immagine mentale, promuovono la ‘guarigione’ dell’individuo. Come l’immagine ferisce, così l’immagine guarisce.
Sarà questa la doppia prospettiva da cui guarderemo i fantasmi che popolano il nostro immaginario sessuale, amoroso e relazionale.
Dove andremo a scovare questi fantasmi?
L’atlante immaginativo, erotico-amoroso-relazionale che andremo a costruire ha già delle zone popolate da materiale raccolto in anni di psicoterapia, lavori di crescita personale e altri fantasmi, arriveranno dalle diverse proposte esperienziali che da queste pagine, vi proporremo.
Quindi, care e cari ghosbusters, appuntamento a marzo su queste pagine!
Daniela Grenzi: si laurea prima in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo presso l’Università di Bologna e poi consegue la laurea Specialistica in Psicologia presso l’Università di Padova. Continua gli studi in ambito psicologico specializzandosi in Psicoterapia Analitica ad indirizzo junghiano.