”Famolo verde”, cosa? Il sesso, naturalmente. Questa settimana, vogliamo dare una (rapida) occhiata al fenomeno del green sex, il sesso eco-friendly e concederci, ammettiamolo pure, una puntata di Piacer mio! in evidente bilico tra il serio ed il faceto.
In rete sono disponibili millemila consigli per accoppiarsi rispettando l’ambiente, dal decalogo del sesso ecologico, stilato da Greenpeace al libro della scrittrice e astrologa Stefanie Iris Weiss ”Eco-Sex: Go Green Between the Sheets and Make Your Love Life Sustainable’‘. Quando proponemmo il nostro questionario sulla sessualità, non pensammo di porre una domanda anche su questo tema. E chissà che non lo faremo in una prossima occasione, chiedendo se, legate al sesso, esistano tra le donne preoccupazioni di carattere ecologico.
Nel caso non vi siate mai poste il problema (e forse avete fatto bene a farlo), magari evitate di proseguire la lettura di questo post. Se credete che sia giusto mantenere una coerenza di sostenibilità anche nei rapporti con il vostro o la vostra partner, allora potreste domandarvi se i profilattici che utilizzate siano fabbricati in lattice vegan friendly, (perché non utilizzano agenti coagulanti di origine animale) oppure in gomme naturali biodegradabili. Lo stesso dubbio potreste averlo riguardo ai lubrificanti e optare per prodotti contenenti gel vegani (qualunque cosa questo voglia dire), per non parlare naturalmente del mondo sempre più vasto, variegato e articolato dei sex toys, dove nicchie di mercato sempre più ampie vengono conquistate da articoli come i vibratori, realizzati con bioplastiche e dunque riciclabili se non persino biodegradabili.
Anche la biancheria intima meriterebbe un po’ di attenzione, se prodotta con materiali sintetici che possono poi dispersi nell’ambiente durante i lavaggi in lavatrice. E a proposito di lavaggi, il consiglio universale è quello di risparmiare sul consumo dell’acqua facendo sesso direttamente sotto la doccia, realizzando un ciclo virtuosissimo in cui piacere, pulizia e ottimizzazione dell’uso delle risorse idriche vanno felicemente a braccetto.
Infine, per chiudere col botto, non possiamo non citare uno studio dell’Università del Michigan, che ha riscontrato nel divorzio una delle principali cause del disastro ecologico. Cioè? Semplice, due persone che vivono insieme consumano meno di due che vivono separate e dunque ogni matrimonio che finisce davanti ad un giudice per essere sciolto, va fatalmente a detrimento dell’ambiente. Mai come in questi casi ci sentiamo di dire che ”ambasciator non porta pena” e che se questi consigli ecologici vi hanno lasciate perplesse, sappiate che lo siamo anche noi, convinte che prima di tutto il sesso veramente sostenibile sia quello fatto consensualmente tra due persone, libero da pudori, complessi e pregiudizi e se poi il profilattico non è in lattice vegan e se il toy non è biodegradabile, pazienza, abbiamo e avete tante altre occasioni per curarvi del mondo di cui fate parte.