Hillman diceva che possiamo conoscere noi stessi solo attraverso un altro, non ci è concesso di riuscirci da soli.
La relazione con gli animali ci può aiutare in questa scoperta e, per molte di noi, è stato così. Inizieremo una serie di interviste a donne la cui relazione con gli animali è stata il viatico alla scoperta di sé, da un punto di vista personale e a volte, anche professionale.
Venere 50, in collaborazione con la scuola di PTRI, promuove da vent’anni corsi di formazione incentrati sulla relazione con gli animali. Spesso in questi percorsi le protagoniste sono donne, e per molte di loro, da quell’inizio, è partito un viaggio di crescita umana e professionale.
Altre donne che intervisteremo, le abbiamo incontrate nei nostri studi professionali, all’interno di percorsi di crescita o di psicoterapia; in tutti i casi sono testimonianze che pensiamo possano essere d’aiuto al fine di rendere più consapevole il nostro rapporto con gli amici animali.
Oggi vi presentiamo la storia di Lorenza Raucci.
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Raccontaci com’è iniziata e come si è sviluppata la tua storia con gli animali
Ho sempre vissuto con animali, grazie a mia nonna che viveva in un circo. A casa sua c erano animali di ogni tipo…ma io in particolare ho sempre ammirato i cani da guardia: mi sentivo al sicuro in giardino con loro, soprattutto con Blaky, un grande cane nero, che era così prottetivo nei miei confronti da non permettere nemmeno a mio padre di avvicinarmi. Era fortissimo, anche se mi faceva un po’ paura quando si arrabbiava.Da allora, in famiglia abbiamo sempre tenuto cani di taglia piccola. In realtà io prediligo cani grandi, perché li sento più cani, non so come dire, meno modificati da parte dell’uomo ee è per questo che ora, nella mi famiglia, abbiamo cani di queste dimensioni.
Ci sono stati momenti cruciali della tua vita in cui questa relazione ti ha sostenuto e cosa ti ha insegnato?
Direi in ogni momento della mia vita, ma soprattutto mi sono resa conto di quanto per me fosse indispensabile avere un cane da amare. Penso a quanto è stato fondamentale l’amore di un nuovo cane dopo la morte dei miei bassethound sono morti.
In quel periodo non riuscivo a stare in casa, ma il cane è stato capace di riportarmi ad una nuova dimensione domestica, a ritrovare il senso della famiglia e ho stabilito con lui un legame intenso quanto quello che si può avere con un figlio.
Ricordo anche quando si sono presentati i miei primi attacchi di panico, Napoleone era diventato il mio calmante, abbracciarlo e sentire il battito del suo cuore mi permetteva di ritriovare una dimensione di pace.
Non ti è mai successo di essere criticata per la tua relazione con gli animali?
Spesso e quasi sempre da chi cani non possiede dei cani. Ma per me sono figli, sono membri della famiglia a tutti gli effetti e per chi li vede solo come animali domestici il giudizio è inevitabile
Per molti l’animale è l’esatto opposto dell’umano, per altri invece è l’eco di una similitudine, tu cosa ne pensi?
Per me è un complemento, è un collante…torno sempre a casa dal mio Marlon..lui ha bisogno di me e io di lui. Nei suoi occhi vedo la fiducia dei bambini e il coraggio di un uomo, la forza di un animale selvaggio che sceglie ogni giorno di amarmi, anche se potrebbe farmi molto male se volesse.
Lui è meglio di un umano ed io mi fido di lui .
5_Consiglierei di pensarci attentamente e valutare se si è pronti ad affrontare tutte le rinunce che può portare questa scelta. In cambio si riceve molto di più di quanto. Un animale ti può cambiare la vita: da loro sii riceve amore gratuitamente e in cambio chiedono solo un po’ di attenzioni. Tutto il resto è gioia
In base alla tua esperienza cosa consiglieresti a una persona che sta pensando di far entrare nella propria vita un animale?
Consiglierei di pensarci attentamente e valutare se si è pronti ad affrontare tutte le rinunce che può portare questa scelta, sapendo che in cambio si riceve molto di più di quanto si da. Un animale può cambiarti la vita, ti offre amore gratuitamente in cambio chiede solo un po’ di attenzioni: .tutto il resto è gioia.