Ogni settimana vi proponiamo il ritratto di una delle “Donne indimenticabili”, in collaborazione con la redazione di Sentieri Sterrati, il progetto editoriale dell’associazione Somara! edizioni
Deutsch, come la chiamavano, fuggì dall’Ungheria nel 1933 e lo fece con la sua macchina fotografica Rolleiflex in spalla. Aveva con sé una valigia piena di vestiti, di negativi e l’immagine stampata in mente di suo padre arrestato dai nazisti.