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Hillman diceva che possiamo conoscere noi stessi solo attraverso un altro, non ci è concesso di riuscirci da soli.

 

La relazione con gli animali ci può aiutare in questa scoperta e, per molte di noi, è stato così. Inizieremo una serie di interviste a donne la cui relazione con gli animali è stata il viatico alla scoperta di sé, da un punto di vista personale e a volte, anche professionale.

 

Venere 50, in collaborazione con la scuola di PTRI, promuove da vent’anni corsi di formazione incentrati sulla relazione con gli animali. Spesso in questi percorsi le protagoniste sono donne, e per molte di loro, da quell’inizio, è partito un viaggio di crescita umana e professionale.

 

Altre donne che intervisteremo, le abbiamo incontrate nei nostri studi professionali, all’interno di percorsi di crescita o di psicoterapia; in tutti i casi sono testimonianze che pensiamo possano essere d’aiuto al fine di  rendere più consapevole il nostro rapporto con gli amici animali.

Oggi vi presentiamo la storia  di Cinzia Calabrese.
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Raccontaci com’è iniziata e come si è sviluppata la tua storia con gli animali

 

La mia storia con gli animali ha avuto inizio fin da piccola, quando accompagnando mia mamma al mercato a fare la spesa, finivo sempre col perdermi e lei sapeva che per ritrovarmi avrebbe dovuto cercare un cane, perché sicuramente io sarei stata li ad accarezzarlo! Ma una relazione stabile e concreta ha avuto inizio quando ho cominciato a lavorare.Decisi che il mio primo stipendio sarebbe servito a prendere un cane, in particolare un labrador, che era sempre stato il sogno della mia vita. Con la mia prima busta paga è arrivato a casa Ziggy, un cucciolo rimasto in allevamento perché nessuno lo voleva, poiché era con la coda corta tagliata in seguito ad un incidente
Ci sono stati momenti cruciali della tua vita in cui questa relazione ti ha sostenuto e cosa ti ha insegnato?

 

Ziggy mi è stato di grande supporto quando i miei genitori si sono separati, spingendomi a dedicare tutte le mie attenzioni a lui e creando un rapporto simbiotico basato sul reciproco rispetto delle nostre specificità di essere viventi.

 

Non ti è mai successo di essere criticata per la tua relazione con gli animali?

 

Vengo costantemente criticata per il mio rapporto con loro e per il fatto che parlo ai miei amici a 4 zampe come se parlassi ad un umano, ma ho capito che non mi interessa quello che pensa la gente, perché veramente ignorano quello che si perdono a non entrare in relazione con un animale

 

Per molti l’animale è l’esatto opposto dell’umano, per altri invece è l’eco di una similitudine, tu cosa ne pensi?

 

Penso che gli animali siano molto intelligenti ed emotivamente superiori all’umano: magari l’umano fosse simile all’animale, capace di capirti senza nemmeno parlare e senza nemmeno capire il significato delle nostre parole, tranne alcune che comprendono per associazione. Noi dovremmo imparare l’empatia solo osservandoli

 

In base alla tua esperienza cosa consiglieresti a una persona che sta pensando di far entrare nella propria vita un animale?

 

Consiglierei di iniziare ad approcciarsi magari facendo del volontariato presso una struttura che accoglie i nostri amici, per capire quale sia l’investimento emotivo e di tempo che comporta un animale. Loro non ci chiedono di entrare nelle nostre case, ma una volta che diventano nostri compagni di vita lo saranno per sempre, fino alla vecchiaia!