Donne ammalate di cancro nei luoghi di lavoro: di questo si è discusso recentemente a Bruxelles in occasione dello svolgimento della conferenza internazionale ‘Women, Work and Cancer’
Si è recentemente svolta a Bruxelles la conferenza ‘Women, Work and Cancer’ durante la quale Antonella Cardone, rappresentate dell’Associazione europea pazienti con cancro ha anticipato i contenuti del documento ‘Sfidare l’Europa delle disparità nel cancro’, un ‘White paper’ che verrà lanciato nei prossimi mesi dell’anno.
“Questo documento è basato su un sondaggio che indaga le disparità socio- economiche per le persone affette da cancro in Europa e comprende 17 paesi.” ha dichiarato “L’obiettivo di questo sondaggio è quello di valutare le disparità, di identificare le migliori pratiche a livello europeo per creare un supporto per coloro che sono affetti da cancro e infine, altro obiettivo del nostro “White paper” è far si che la qualità di vita dei pazienti con cancro sia buona e che i pazienti ricevano tutti i supporti necessari per mantenere il proprio lavoro durante la malattia e dopo”.
Lydia Makaroff, rappresentante dell’Associazione europea pazienti con cancro ha poi aggiunto che si vuole puntare ad un accordo in sede continentale in cui creare un quadro completo delle disparità sociali in Europa, fornire una conoscenza piena dei problemi sociali e occupazionali per queste persone, creare un appoggio a livello europeo e individuare i problemi sociali che affliggono pazienti e chi si occupa di loro.
“Il cancro professionale nelle donne è ancora più invisibile di quello che colpisce gli uomini. Parliamo anzi di doppia invisibilità, di come questa si insinuai entri a far parte della vita delle donne” ha aggiunto Marian Scaapman, rappresentate dell’European Trade Union Institute (Etui), “Questo è un serio problema e dobbiamo cercare di reintegrare le donne e non discriminarle rendendole invisibili”.
Monique Rabussier, della Federazione generale dei trasporti-ambiente (CFDT) Francia, durante la conferenza, ha ricordato anche che Spesso, quando tornano a lavoro queste donne si aspettano che tutto sia uguale al passato, prima della malattia, ma non è mai la stessa situazione ed è difficile ritornare. Il cancro è un reale problema, è un tabù che non si riesce ad eliminare. La cosa peggiore, alla fine, è che ti spingono alle dimissioni, mettendoti in una posizione impossibile da gestire. Nessun accordo di settore, nessun accordo di protezione aziendale e di conseguenza una perdita dello stipendio e il tutto che grava sul problema della pensione”.