Tenere un diario dei sogni per registrare le proprie visioni notturne è utile per iniziare a capire cosa il nostro inconscio ci cerca di comunicare. Il Laboratorio di Venere 50 può aiutare a comprendere meglio il nostro inconscio.
Il sogno è la porta che conduce alla parte più nascosta e intima della psiche; Jung lo definisce “la porta occulta dell’anima”. L’attenzione al sogno è anche un modo profondamente femminile per conoscersi, una forma di cura delicata e creativa fatta di “fiori sul tavolo e nell’anima”, come scrive Lou Salomé.
Perché questa dimensione della psiche è così importante? Quanto incide nella relazione con noi stessi? Il sogno è l’esperienza immaginativa che ha caratteristiche del tutto reali al punto che non è distinguibile all’interno dell’esperienza stessa ciò che è reale e ciò che non lo; è il luogo delle immagini che ci definiscono, le immagini che caratterizzano il nostro essere individui.
I sogni si affidano ad un linguaggio analogico, fatto di simboli e archetipi per comunicarci, dalle profondità più intime, ciò che non siamo in grado di carpire nella vita di tutti i giorni a causa di convinzioni, paure, norme sociali e altri ostacoli alla conoscenza di sé.
L’interpretazione dei sogni è una ‘arte’ personalizzata; nel senso che deve essere focalizzata sul sognatore. Sogni diversi possono condividere gli stessi simboli, ma a seconda della biografia del sognatore, il significato specifico di quel simbolo cambierà. Perciò una casa con le pareti mal tinteggiate potrebbe indicare un desiderio generale di miglioramento esteriore, ma l’aspetto specifico riguarda, ‘l’abbellimento’ del sognatore stesso.
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Un sogno ricorrente, potrebbe voler dire che l’inconscio ci sta sottoponendo un problema che non stiamo affrontando. Spesso, i sogni che tornano più volte, indicano una questione irrisolta, un conflitto persistente che richiede la nostra attenzione; ci indicano che c’è un’urgenza, invitandoci a lavorare per comprenderla.
Non tutti i sogni hanno messaggi significativi da inviarci; alcuni possono indicarci desideri inespressi, riflessioni non esaminate, mentre altri sono semplicemente un modo attraverso cui la mente elabora e si libera degli stimoli in eccesso.
E’ sempre importante aver chiaro che i simboli avranno significati diversi in base alle persone che li attivano, a seconda dei problemi che stanno affrontando e del loro contesto socio-culturale. Sognare la morte, per esempio, non significa necessariamente che tu o qualcuno che ami stia per morire, spesso simboleggia la fine di qualcosa d’importante, come un progetto o una relazione, o addirittura un inizio.
Esistono poi i “sogni classici” condivisi da molte persone, come sognare di arrivare tardi ad un esame finale e non essere preparato, fare tardi a lavoro e non sapere come arrivarci, cercare di correre o urlare senza riuscirci. Sono sogni che hanno un messaggio di fondo, che in genere è lo stesso per tutti, e riguarda probabilmente una situazione di forte stress unita alla paura del fallimento.
Ma anche in questo caso, i sogni avranno un significato più specifico, che varia da persona a persona.
I libri che divulgano l’analisi dei sogni possono essere divertenti ed aprire le porte a una riflessione profonda sui propri sogni, ma bypassano la specificità del sognatore e quindi possono solo fungere da stimolo per analisi più approfondite.
Il ‘Laboratorio sui Sogni’, proposto da Venere50, alterna due modalità di analisi dei sogni: la prima, di derivazione junghiana, viene attivata, stimolando il sognatore nella propria narrazione onirica, attraverso il fare associazioni libere al fine di personalizzare i simboli del sogno stesso. A tale metodologia utilizzata nella prima parte degli incontri, segue una parte di drammatizzazioni di impostazione gestaltica. In particolare assoceremo al racconto onirico la visione di Pearls secondo cui il sogno oltre ad essere narrato deve essere anche agito: la persona diventa la parte o le parti del proprio sogno e queste parti prendono voce e forme diventando in tutto e per tutto quella data fenomenologia sognata, permettendo alla persona stessa di agire e integrare parti di sé rimaste inconsce.