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Hillman diceva che possiamo conoscere noi stessi solo attraverso un altro, non ci è concesso di riuscirci da soli.

 

La relazione con gli animali ci può aiutare in questa scoperta e, per molte di noi, è stato così. Inizieremo una serie di interviste a donne la cui relazione con gli animali è stata il viatico alla scoperta di sé, da un punto di vista personale e a volte, anche professionale.

 

Venere 50, in collaborazione con la scuola di PTRI, promuove da vent’anni corsi di formazione incentrati sulla relazione con gli animali. Spesso in questi percorsi le protagoniste sono donne, e per molte di loro, da quell’inizio, è partito un viaggio di crescita umana e professionale.

 

Altre donne che intervisteremo, le abbiamo incontrate nei nostri studi professionali, all’interno di percorsi di crescita o di psicoterapia; in tutti i casi sono testimonianze che pensiamo possano essere d’aiuto al fine di  rendere più consapevole il nostro rapporto con gli amici animali.

Oggi vi presentiamo la storia  di Claudia Zapparoli.
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Raccontaci com’è iniziata e come si è sviluppata la tua storia con gli animali

 

Fin da piccola, ho sempre amato gli animali, di ogni genere. Avevo la fortuna di abitare in campagna e quindi di conoscere cani, gatti, galline, volatili vari. Li osservavo molto, passavo dei pomeriggi a giocare, a modo mio, con loro,  pur rispettandoli nel loro essere: questo mi è sempre stato molto chiaro.
Mia mamma ricorda che una volta, avrò avuto 4 anni, sono salita sul fienile e sono scesa con in mano un topo morente che aveva ingerito un’esca messa da mio padre e io volevo soccorrerlo in qualche modo, figuriamoci la reazione degli adulti: sconvolti! Poi, crescendo, avevo dato i nomi a tutti: galline, conigli e piccioni compresi, nel limite del riconoscibile. Più avanti,  il mio animale preferito è diventato il gatto: da semplice parte del comparto faunistico della casa, ne è diventato il protagonista.

 

Ci sono stati momenti cruciali della tua vita in cui questa relazione ti ha sostenuto e cosa ti ha insegnato?

 

Nei momenti difficili della mia vita, i miei gatti sono sempre stati un grandissimo sostegno. Ricordo Sally, una gattina arrivata nella mia vita dopo il terribile terremoto del 2012: la sua presenza forte, vivace e gentile ha reso possibile il superamento delle profonde paure che un evento così devastante mi aveva lasciato. Tutt’ora quando piango, Amy e Blue mi guardano preoccupate, percepiscono subito il mio stato d’animo e Amy viene a leccarmi il viso. Quando c ‘era un’altra micia, di nome Ludovica ed io ero triste, mi stava costantemente vicina, voleva un contatto fisico. Quando  ha avuto i suoi primi cuccioli, li aveva portati tutti sotto il mio letto, condividendo con fiducia la crescita dei suoi micini. Quando sento dire che i gatti, a differenza dei cani, sono egoisti, qualcosa in me si ribella: io li considero capaci di grande intimità e vicinanza.

 

Non ti è mai successo di essere criticata per la tua relazione con gli animali?

 

Si, mi è capitato di essere criticata: lo hanno fatto persone che volevano strumentalizzare questa mia relazione speciale per ferirmi. Ad esempio mi è stato detto che non avendo figli, il gatto sarebbe un “surrogato” di un eventuale bambino. Io sono consapevole che il rapporto con le mie feline è tra amiche speciali, non tra madre e figlie, quindi non mi occupo e non mi preoccupo. Su questo tipo di commenti,  io, Amy e Blue ci ridiamo sopra!

 

Per molti l’animale è l’esatto opposto dell’umano, per altri invece è l’eco di una similitudine, tu cosa ne pensi?

 

Penso che gli animali che scegliamo come compagni di vita e con cui decidiamo di condividere i nostri spazi e le nostre abitudini, rispecchino la nostra personali: nel mio caso amo i gatti per la loro indipendenza, sono affettuosissimi, ma decidono loro quando e come stare con noi. In fondo anche noi non siamo sempre pronti per prendere una carezza, ma solo quando è il momento giusto. I gatti sanno amarti senza dipendere da te, hanno la loro auto portanza!

 

In base alla tua esperienza cosa consiglieresti a una persona che sta pensando di far entrare nella propria vita un animale?

 

Consiglierei caldamente di porsi innanzitutto nella prospettiva che un animale è per sempre, che dona immensa gioia e amore, ma richiede disponibilità di tempo materiale ed emotivo. Quindi, prima di procedere, occorre fermarsi a valutare la propria disponibilità e se il bilancio è ok, benissimo, vi farete un gran regalo che migliorerà sicuramente la vostra qualità di vita