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Il corso “Violenza di genere e relazione d’aiuto” è una formazione sulla relazione d’aiuto con persone vittime di violenza. Il corso fornisce competenze necessarie all’individuazione della violenza nella relazione d’intimità e all’analisi dettagliata del fenomeno, con particolare attenzione alle dinamiche psicologiche e comportamentali agite nella relazione. La formazione permette di acquisire strumenti indispensabili al sostegno e all’uscita dalla spirale della violenza, sia per chi la subisce sia per chi la agisce.

Venere 50 è tra i soggetti organizzatori di questa formazione e ogni mese vi propone un’intervista per presentarvi le docenti e i docenti del corso.

Oggi parliamo con Davide Vellani, 52 anni, molto sensibile all’argomento, per esperienza vicina, ex appartenente delle Forze dell’ordine e tutt’ora operativo all’interno delle stesse, con particolare attenzione ai casi di abusi/maltrattamenti.

Come mai hai deciso di iscriverti al Corso “Violenza di genere e relazione d’aiuto”?

Una persona a me molto vicina ha subito in passato violenza e si è appoggiata al CAT tramite il quale ha trovato la forza il sostegno e il gruppo per poter rinascere e dimenticare il suo passato. Di conseguenza è mio dovere aiutare e sostenere la sua causa e quella di altre vittime richiedenti aiuto.

Secondo te qual è la cosa più importante che hai appreso al corso?

A mio avviso la serata più d’impatto è stata la simulazione di violenza domestica recitata, tramite la quale, io e altri corsisti, abbiamo appreso,  in maniera soft, quello che può accadere nei rapporti di coppia ove ci sia un inizio di violenza, che poi, purtroppo, nella maggior parte dei casi sfocia in violenza fisica, arrecando danni gravi e fisici alla vittima.

Dopo avere frequentato il corso è cambiata l’idea che hai del fenomeno della violenza di genere rispetto a quella che avevi prima?

No, perché  conoscevo già bene la gravità delle situazioni di questo tipo.

Indica un’azione concreta che secondo te ognuna/o di noi può fare nel quotidiano per contrastare la violenza di genere.

Sicuramente denunciare al primo sentore …non aspettare un’ escalation della violenza, ma al primo avviso intervenire subito. Non esiste il famoso, ”è successo solo questa volta”. Correre ai ripari subito intervenendo in maniera decisa e concreta e soprattutto, anche se so benissimo che non è facile, credere nelle forze dell’ordine e nella giustizia.