Per quanto la concezione binaria di genere sia ampiamente smentita e confutata dalla realtà e sempre di più emerga la necessità di uscire da questa visione miope, approssimativa e discriminatoria, lo stigma persiste. E spesso è più coriaceo nelle nostre società occidentali. In altri luoghi del mondo, come racconta l’articolo che vi segnaliamo questa settimana, le cose stanno diversamente.
Lo racconta Annalisa Lo Monaco su Vanilla Magazine, nel suo articolo La naturale pluralità di Genere per il Popolo Bugi.
«Ancora oggi, nel civilissimo mondo occidentale del XXI secolo, siamo costretti a parlare di episodi di discriminazione, anche violenta, nei confronti di chi non si identifica nei due soli generi – uomo e donna – riconosciuti dalla società. E va bene che abbiamo alle spalle due millenni di indottrinamento religioso che ha escluso qualsiasi espressione della sessualità non destinata alla procreazione, ma questo non è sufficiente a giustificare una chiusura mentale dovuta solo all’ignoranza. Perché basta semplicemente informarsi e leggere qualcosa sull’argomento per comprendere che la storia ci insegna tutt’altro.»