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Se in questi giorni vi trovate a camminare per Bologna, fatte un passaggio dalle parti della zona universitaria, tra via Irnerio e via Mascarella. Il tempo di posare il vostro sguardo sugli undici manifesti realizzati  da Cheap, progetto dì di public art fondato da 6 donne a Bologna nel 2013 e da Moleste, collettivo di artiste per la parità di genere nel fumetto.

 

Il nuovo intervento artistico, affisso tra via Irnerio e via Mascarella, si chiama ‘Le articolo autodeterminativo’ e ripercorre alcuni momenti decisivi per la conquista di diritti delle donne dalla fine dell’1800 ai giorni nostri. Scorrono così i disegni di azioni che hanno portato a conquiste come il diritto al divorzio (1970), all’aborto (1978), al riconoscimento dei legami tra persone dello stesso sesso (2016), passando per momenti culturali “rivoluzionari” come l’invasione queer nello spazio pubblico degli anni 90.

 

Tra i disegni spiccano anche alcune figure di donne “che hanno rotto gli schemi patriarcali con le loro vite”, come Ada Lovelace, Tamara de Lempicka, Franca Viola e Franca Rame. Per Cheap da sempre è “importante permeare lo spazio pubblico con percorsi artistici e di riflessione politica attorno al tema del corpo e della rivendicazione di diritti e la collaborazione con Moleste in questo ottica è necessaria per contaminarsi con nuovi percorsi e differenti generazioni di attiviste che utilizzano linguaggi visivi contemporanei”.