Care amiche di Venere 50, all’inizio del lockdown vi a avevamo presentato il lancio di : Tutte a casa – Donne, Lavoro, Relazioni ai tempi del Covid-19, il documentario partecipato che si proponeva di narrare il rapporto tra donne e lavoro ai tempi del Coronavirus.
Siamo felici di potervi dare alcuni aggiornamenti, a quattro mesi dall’inizio dei lavori , attraverso la presentazione del progetto di crowdfinding organizzato sulla piattaforma Produzioni dal basso.
Il progetto è stato ideato da un gruppo di professioniste dello spettacolo, documentariste, sceneggiatrici, autrici teatrali ma non solo, che hanno lanciato una call a marzo, in pieno lockdown. Un vero e proprio appello a tutte le donne che avevano voglia di “autonarrare” in video che cosa era per loro la quarantena, che cosa significava “essere tornate nelle quattro mura di casa”. Le 16 autrici membri del collettivo e poi dell’associazione culturale “Tutte a casa” si sono ritrovate a raccogliere un vero e proprio archivio di 5.000 video, centinaia di ore di girato, realizzato con diversi supporti, dal cellulare alla videocamera, dall’ipad alla reflex, di più di 150 donne, in cui emerge una narrazione collettiva da un punto di vista di genere sul momento storico che abbiamo vissuto. Un periodo che rimarrà sui libri di Storia ma che probabilmente verrà narrato solo dal punto di vista delle scelte politiche, e quindi per larga parte, dal punto di vista maschile.
“Quando abbiamo lanciato la nostra call non ci saremmo mai aspettate una tale partecipazione – raccontano le autrici – Abbiamo riscontrato, da parte delle tante donne che hanno aderito al progetto, una gran voglia di raccontare, in maniera intima e non mediata, il loro punto di vista sulla pandemia, tra speranze in un cambiamento, difficoltà, incertezze, stravaganze. Anche per il nostro film siamo passate alla Fase 2 e, dopo aver raccolto tutto questo prezioso materiale, ci apprestiamo a tessere i fili di un racconto unico”.
Il ritratto di “Tutte a casa” non vuole essere un’indagine sociologica ma un vero e proprio “diario emotivo” delle donne che sono state costrette ad andare a lavorare fuori casa, di quelle che invece hanno potuto lavorare da casa e di quelle che non possono fare né l’una, né l’altra cosa. Tutte a casa indaga le reazioni dell’animo femminile, cosa le spinge a reagire durante una crisi e come rinascono, più forti, più fragili, o semplicemente diverse.
Il crowdfunding durerà dal primo luglio fino al 30 settembre e l’obiettivo da raggiungere è di 15.000 euro: con il contributo si affronteranno così le spese del montaggio e della post produzione.
Per saperne di più basta consultare la pagina Facebook Tutte a casa – Donne, Lavoro, Relazioni ai tempi del Covid-19 , oppure scrivere all’indirizzo email tutteacasa@gmail.com .