Per il nostro appuntamento settimanale con Piacere mio!, Venere 50 vi vuole proporre tre brevi ritratti dedicati alle pioniere nel campo degli studi sulla sessuologia.
Questa settimana chiudiamo questa breve serie con il ritratto di
Helen Singer Kaplan.
Helen Singer Kaplan, pioniera nel campo della terapia sessuale e fondatrice della prima clinica del paese per i disturbi sessuali è deceduta giovedì nella sua casa nell’Upper East Side di Manhattan. Aveva 66 anni. Con queste parole, il 19 agosto del 1995, il New York Times, annunciava la scomparsa di una delle figure più preminenti (se non la più preminente) nel campo della sessuologia e della terapia sessuale.
La sua biografia, a differenza delle sue colleghe Virginia Johnson o di Ruth Westheimer, non sembra contenere elementi altrettanto suggestivi (nessun passato come cantante di musica country o di combattente nell’esercito israeliano, scampata all’Olocausto), ma molti e importanti sono gli elementi che queste tre donne e scienziate hanno condiviso. A partire dalla loro comune origine europea, la lingua materna, il tedesco e il tragitto che da lì le ha portate in giovane età a sbarcare negli Stati Uniti. Come Virginia Johnson e Ruth Westheimer (che per qualche tempo lavorò per lei, specializzandosi presso il NewYork–Presbyterian Hospital), anche Helen Singer è emigrata oltreoceano sfuggendo gli orrori della seconda guerra mondiale e trovando ad Ellis Island il primo approdo, dopo settimane di viaggio in mare.
Dopo essersi laureata in psicologia, Helen Singer, ha successivamente esteso le sue competenze, acquisendo anche una laurea in medicina, psiocoanalisi e psichiatria. Forte di queste competenze, ha potuto sviluppare un approccio multidisciplinare e articolato al nascente campo della terapia sessuale.
Al centro delle sue ricerche, così come era avvenuto per Virginia Johnson, c’erano i meccanismi alla base dell’eccitamento sessuale e contemporaneamente, l’attenzione nei confronti delle disfunzioni che si manifestavano all’interno di questa complessa sfera. Semplificando, all’origine dei diffusi problemi di carattere sessuale, come l’eiaculazione precoce o la difficoltà a raggiungere l’orgasmo, c’era un problema culturale di incapacità a vivere il sesso con serenità e gioia, un problema che poteva essere risolto solo attraverso una nuova consapevolezza che le nuove tecniche di psicoterapia potevano offrire al pubblico femminile e maschile nell’America puritana (e sessuofobica) in cui la stessa Helen Singer era cresciuta e si era formata.
Negli anni della diffusione dell’AIDS, Helen Singer, che aveva fatto della naturalezza dell’atto sessuale il proprio mantra, dovette costringersi a dichiarare che il sesso poteva essere veicolo di contagio, malattia e morte, se praticato senza le dovute precauzioni: un passaggio estremamente doloroso, ma purtroppo necessario.
Come per le sue colleghe, al nome da ragazza, Helen Singer, ha aggiunto quello del marito e collega Harold Kaplan, sposato in prime nozze nel 1953.