Il Festival di Sanremo, di riffa o di raffa, finisce per offrire sempre piccoli spunti di riflessione. E lui stesso a fare da specchio, ad offrire un riflesso di ciò che siamo e continua a farlo anche quest’anno, nelle settimane che precedono il suo avvento in diretta RAI.
La notizia, per chi volesse considerarla tale, è la decisione di Amadeus, il direttore artistico di questa edizione, di volere al suo fianco la decana (ma non di Sanremo) Mara Venier per condurre la serata finale. Ma la notizia o per chi vuole proporla in tal guisa, è che ad essere in lizza per quel ruolo fosse l’influencer Chiara Ferragni.
A pensarci bene, non c’è proprio nessuna notizia in tutto questo: Mara Venier è una bravissima professionista, forse una delle migliori e la sua presenza sul palco dell’Ariston non sorprende affatto. Anzi, è molto più che probabile che saprà cavarsela assai meglio di colleghe più giovani, come Michelle Hunziker (a cui andrebbero aggiunti anche i nomi di Claudio Bisio e Pierfrancesco Favino), che l’hanno preceduta.
Mettiamola così, è confortante vedere una donna capace ottenere ciò che merita. E’ confortante vedere che l’età non è considerata un limite, ma un valore ed è confortante che non si sia voluto inseguire l’hype del momento, premiando una giovane donna non per le sue esperienze e capacità professionali, ma semplicemente per la sua popolarità. Succede spesso, ma non è successo questa volta. Nulla di che, ma meglio così