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Si è conclusa, con una cerimonia online, la quarta edizione del Premio Tina Anselmi, rivolto a donne che si sono distinte nel mondo nel lavoro all’interno dell’area metropolitana bolognese.

 

Il riconoscimento è stato istituito dalle organizzazioni di donne Cif Bologna e Udi Bologna, con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio comunale di Bologna ed  è dedicato alla memoria di Tina Anselmi, prima donna a ricoprire la carica di Ministro della Repubblica Italiana con delega al lavoro.

Tina Anselmi ha svolto un ruolo determinante nell’approvazione della legge 903 del 1977 “Parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro”.

 

Ad aggiudicarsi il riconoscimento sono state dunque undici donne, ognuna in rappresentanza di una storia umana e professionale, dal premio, consegnato purtroppo postumo, a Rita Parisi, vice ispettrice presso la Questura di Bologna, impegnata  nel contrasto alla violenza di genere in collaborazione con associazioni e istituzioni cittadine, a quello assegnato a Erika Morri unica donna eletta nella Federazione nazionale italiana rugby, vincitrice di due coppe del mondo e impegnata contro violenze, discriminazioni di genere, bullismo nel mondo dello sport e nelle scuole.

 

Con il premio si intende richiamare l’attenzione della cittadinanza e delle istituzioni al valore e al contributo costituito dal lavoro delle donne tutte, senza dimenticare quelle che provengono da Paesi lontani e che hanno
scelto l’Italia come luogo di lavoro e di vita, né quelle che ogni giorno contrastano gli stereotipi e creano le basi per un’uguaglianza di genere effettiva nell’ambito di professioni un tempo unicamente maschili.

 

Tra le donne straniere premiate ricordiamo Sunita Saharani, commerciante di origine bengalese, che gestisce con le proprie forze e con spiccata professionalità un chiostro di fiori nei pressi dell’Antoniano.